Mi son trovato come non ricordo
In uno spazio illuminato a giorno
Mi sento ancora tutto ribaltato
Ma dentro il cuore sono in pace col creato
E mentre sto chiedendo ancora come
Mi viene incontro uno smilzo cappellone
Con un sorriso grande ed abbagliante
Me lo ricordo , faceva il cantante
“Ueh Enzo, non offendere , cantante sarai te
Ed anche musicista , …..eccelso dottore”
“Dai Giorgio, ofendes minga per piasè,
e dimmi, cosa ci fai qui mio caro attore?”
Che tutti pensan tu sia deceduto
E invece ti ritrovo qui con me seduto
Su sto terrazzo illuminato al sole
Che non ne esiste un altro bello uguale
Mio caro Enzo ti stavo aspettando
Che sul terrazzo mi sto un po’ annoiando
Qui tutto fila sì beatamente
E la giustizia qui funziona veramente
Quel che mi manca però proprio tanto
È una cantata vera in compagnia
Chitarra e piano ti ho già preparato
E i nostri amici son laggiù in fondo alla via…
Rit
L’Armando canta come dentro al bar
La fisarmonica la suonerà Veronica
Il clacson forte la Torpedo squillerà
Ed il “barbun” cui scarp del tennis il tempo ci terrà
E se il Cerutti col Riccado stonerà
Il palo dell’ortica sifola l’armonica
La Margherita ci sorprenderà
Facendo i cori ai tipi di Barbera e Champagne
A squarciagola le abbiam cantate tutte
Il puli puli, “Ho visto un re” e “Porta romana”
C’erano tutti i nostri personaggi
Che con you tube li puoi trovare oggi
E certo proprio non avrei pensato
Di ritrovarli tutti quanti dal Beato
Che sapevamo fossero dannati
Solo perché usati sfruttati e maltrattati
E allora sai cosa ti dico Enzo,
Che di cantare io non sono stanco
E raccontarli ha fatto bene al mondo
O solo a loro, non me ne so rendere conto
Ma Quel che manca quando arriva sera
La voce di chi ho amato una vita intera
Aggiungeremo anche la batteria
che i nostri amici son laggiù in fondo alla via
Rit
In uno spazio illuminato a giorno
Mi sento ancora tutto ribaltato
Ma dentro il cuore sono in pace col creato
E mentre sto chiedendo ancora come
Mi viene incontro uno smilzo cappellone
Con un sorriso grande ed abbagliante
Me lo ricordo , faceva il cantante
“Ueh Enzo, non offendere , cantante sarai te
Ed anche musicista , …..eccelso dottore”
“Dai Giorgio, ofendes minga per piasè,
e dimmi, cosa ci fai qui mio caro attore?”
Che tutti pensan tu sia deceduto
E invece ti ritrovo qui con me seduto
Su sto terrazzo illuminato al sole
Che non ne esiste un altro bello uguale
Mio caro Enzo ti stavo aspettando
Che sul terrazzo mi sto un po’ annoiando
Qui tutto fila sì beatamente
E la giustizia qui funziona veramente
Quel che mi manca però proprio tanto
È una cantata vera in compagnia
Chitarra e piano ti ho già preparato
E i nostri amici son laggiù in fondo alla via…
Rit
L’Armando canta come dentro al bar
La fisarmonica la suonerà Veronica
Il clacson forte la Torpedo squillerà
Ed il “barbun” cui scarp del tennis il tempo ci terrà
E se il Cerutti col Riccado stonerà
Il palo dell’ortica sifola l’armonica
La Margherita ci sorprenderà
Facendo i cori ai tipi di Barbera e Champagne
A squarciagola le abbiam cantate tutte
Il puli puli, “Ho visto un re” e “Porta romana”
C’erano tutti i nostri personaggi
Che con you tube li puoi trovare oggi
E certo proprio non avrei pensato
Di ritrovarli tutti quanti dal Beato
Che sapevamo fossero dannati
Solo perché usati sfruttati e maltrattati
E allora sai cosa ti dico Enzo,
Che di cantare io non sono stanco
E raccontarli ha fatto bene al mondo
O solo a loro, non me ne so rendere conto
Ma Quel che manca quando arriva sera
La voce di chi ho amato una vita intera
Aggiungeremo anche la batteria
che i nostri amici son laggiù in fondo alla via
Rit